L’eccezione del girasole

Negli ultimi mesi sono stata parecchio assente, causa laurea imminente e causa progetto in lavorazione. Ho scritto un libro e questo è il suo titolo: L’eccezione del girasole.

” La storia racconta la difficile scelta di una giovane donna. A soli diciassette anni, Aurora deve capire se è disposta a combattere per la propria vita, affrontando il demone dei ricordi, o se preferisce continuare a vivere nel mondo di sogni e illusioni in cui si è rifugiata.”

Si tratta del mio primo tentativo vero e proprio di scrittura, la mia più grande passione. Ho 22 anni e ho scelto di partire dal basso, raccontando di ciò che è più mio. Essendo timida, mi sono lasciata stupire dalla mia voglia di raccontarmi, senza freni né paure, lasciando entrare nella mia vita conoscenti ed estranei.

Il libro è in vendita in versione ebook e versione cartacea in tutte le principali librerie online: da ibs.it e laFeltrinelli.it a Amazon e così via.

Ho ricevuto alcune recensioni, di seguito riporto quella che più mi ha colpito e più mi ha commossa:

” è un racconto triste eppure traboccante di voglia di vivere. Aurora ha diciassette anni e un dolore infinito dentro di sé che non riesce  a sublimare. E’ circondata da tanta gente che le vuole sinceramente bene, ma è sola con le sue paure. Di questa solitudine ci rendiamo conto nel momento in cui, facendo forza su se stessa, riesce ad esprimere a chi l’ha in cura tutto il suo tormento. Ed è un tormento inguaribile. O forse no, se riuscisse a vedere la luce che si apre anche per lei. Vorrebbe, come il girasole, volgersi solo a quella luce, far parte di una necessità universale di ricerca della luce, ma sa che se anche impiegasse tutte le sue forze, ogni momento di felicità non potrebbe essere eterno e tornerebbero i momenti bui. Ma questo pensiero è sufficiente per abbandonare la lotta per la ricerca della felicità? La protagonista lo spera, lo vuole, ma forse anche tra i girasoli ve n’è qualcuno che trasgredendo alle leggi della natura non riuscirà mai a trovare il sole.
Un racconto intimo, introspettivo che l’autrice non conduce chiaramente al lieto fine che ciascuno si aspetterebbe. E nella debolezza della protagonista possiamo riconoscerci e trarre la forza per accettare la vita completa con le sue gioie e i suoi dolori. ”

Che dire, è un primo passo ma sono felice di aver intrapreso questa strada.